Cos'è "The Venue Collective" che abbiamo continuato a vedere alla NYFW?

Chiunque abbia assistito a qualche sfilata alla New York Fashion Week avrà notato i cartelli di " The Venue Collective " durante tutta la settimana. Di cosa si tratta? Leslie Russo, veterana del settore e responsabile dell'ideazione di N4XT Experiences, racconta al Daily di questa nuova realtà della NYFW e di cosa ha in serbo per le prossime stagioni.
Qual è il concetto alla base del Venue Collective e chi c'è dietro? The Venue Collective è la prima parte di un piano in cinque fasi per reinventare la New York Fashion Week, guidato da KFN / N4XT Experiences. The Venue Collective è stato concepito come un primo passo fondamentale e sviluppato in collaborazione con una rappresentanza trasversale di voci del settore, tra cui stilisti, redattori, funzionari governativi, produttori, aziende e proprietari immobiliari, solo per citarne alcuni. In sostanza, The Venue Collective elimina la necessità di una sede centralizzata e, al suo posto, offre una rete di sedi completamente contrattualizzate e all'avanguardia, con supporto operativo integrato offerto gratuitamente agli stilisti con sede a New York. L'obiettivo è quello di eliminare gli oneri più gravosi come l'acquisizione della sede, i permessi, la logistica di produzione e le infrastrutture del backstage, in modo che gli stilisti possano concentrarsi sulle loro collezioni e sulle loro presentazioni creative. Risolve anche le sfide logistiche per redattori e buyer che si spostano di sfilata in sfilata, mantenendo le sfilate in un "campus" o perimetro flessibile. New York è sempre stata un mercato per marchi indipendenti e nuove scoperte di talenti, ma questa forza si accompagna spesso a difficoltà di risorse. Il Venue Collective contribuisce a creare condizioni di parità per i talenti di New York, sia emergenti che affermati.
Qual è il tuo ruolo? Oltre al mio lavoro come fondatore di The Culture Shop, un'agenzia culturale che ho fondato nel 2023 e che si occupa di proprietà intellettuale e produzioni live a livello globale all'intersezione tra moda, sport e intrattenimento, ho collaborato con N4XT Experiences in qualità di architetto capo per costruire da zero nuove piattaforme per la New York Fashion Week e la LAFW. The Venue Collective è stato concepito come fondamento della nuova piattaforma, progettando un sistema che rispondesse innanzitutto alle esigenze del settore. Il mio ruolo è quello di garantire che l'infrastruttura supporti la creatività, non il contrario, e di creare un percorso scalabile che metta in risalto la rilevanza culturale e il contributo di New York e Los Angeles alla moda globale.
Quali designer saranno presenti e con quali location collaborerete? Questa è solo la stagione pilota e la risposta è stata travolgente. Abbiamo selezionato un mix di nomi affermati ed emergenti, tra cui Brandon Maxwell da Sotheby's, Altuzarra al Woolworth Building, Sergio Hudson agli Spring Studios, Tibi al Broadway Studio, Simkhai all'Essex Crossing, Fforme alla Little W. 12th Street, Off-White alla New Design High School e Kallmeyer al Crane Club. Inoltre, abbiamo allestito uno spazio multiuso dove hanno sfilato Aknvas, Zankov, Kate Barton e Advisry, e showroom su appuntamento all'Highline Nine. Nell'ambito della programmazione culturale, il rilancio della Public School a Saga è stato un altro momento clou della settimana.

Sfilata Kate Barton Primavera 2026 (per gentile concessione)
Perché è sembrato necessario creare di nuovo qualcosa di simile per New York? New York è una comunità culturalmente ricca. Vogliamo metterlo in primo piano e dimostrare come la moda americana influenzi e abbia un impatto sulla moda a livello globale. La New York Fashion Week è uno dei momenti culturali più rappresentativi di New York, ma come ogni altra cosa nel nostro mondo, il settore è in rapida evoluzione. La sfilata di uno stilista deve soddisfare molti requisiti, oltre a presentare le collezioni ad acquirenti e giornalisti. È diventata uno strumento fondamentale per amplificare il brand di uno stilista ai suoi potenziali consumatori. Una sfilata di moda ora dimostra la rilevanza culturale e i valori di un marchio, funge da campagna pubblicitaria, mette in mostra i suoi ambasciatori e coinvolge il pubblico sui social, per citare solo alcuni dei numerosi obiettivi. Una sfilata di moda è un'iniziativa costosa e, a differenza di altre settimane della moda globali, non ci sono finanziamenti governativi o conglomerati aziendali che contribuiscono a finanziarla.
Questa è la tua prima stagione alla NYFW. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? L'espansione di The Venue Collective è prevista per il futuro, ma la nostra prossima fase è lo sviluppo di una piattaforma culturale per gli appassionati di moda, che metta in mostra la cultura americana attraverso la lente della moda. Stiamo anche sviluppando un prodotto digitale proprietario che crediamo avrà un impatto trasformativo.

Maxwell Osborne, Dao-Yi Chow, Steven Kolb, Leslie Russo, Imad Izemrane. Prabal Gurung (per gentile concessione)
Come possono i designer essere coinvolti nel futuro? Venue Collective annuncerà un altro round di candidature per il 2026, ma questo sarà solo uno dei formati disponibili. Non crediamo che esista un modello "universale" per presentare moda o stile. Non tutto deve essere per forza una sfilata di moda. Sono la nostra cultura, la nostra musica, il nostro sport, la nostra energia, il nostro stile, la nostra diversità e le nostre comunità a rendere la moda americana influente a livello globale. Stiamo sviluppando diverse modalità con cui gli stilisti possono essere coinvolti per mostrare cosa rappresentano New York e la moda newyorkese.
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fashionweekdaily